Lazio, il retroscena: “Abramovich era vicino all’acquisto della società biancoceleste”

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“Sliding Doors”, in italiano “porte scorrevoli”, è un film del 1998 con Gwyneth Paltrow, diventato, nel corso del tempo, un’efficace metafora di come ogni azione, anche la più piccola, possa modificare il corso degli eventi e il nostro stesso destino. Le “Sliding Doors”, per la Lazio, hanno un nome, una data e perfino un orario preciso. Jesper Gronkjaer, 11 maggio 2003, le 15.13. Fino a un minuto prima, la storia della squadra biancoceleste era destinata a vette mai raggiunte. Quel tredicesimo minuto cambiò tutto.

UN MATCH, DUE DESTINI – Siamo a Londra, allo stadio Stamford Bridge. È domenica, ultima giornata di campionato, e sul campo si stanno sfidando i padroni di casa del Chelsea, guidati da Claudio Ranieri, e i reds del Liverpool di Gerard Houllier. In palio c’è il quarto e ultimo posto libero per la Champions League della Premiership. Eppure, per i blues, così come, a 1.900 chilometri di distanza, per i biancocelesti, la posta in palio è molto più alta. Ma, in quel momento, né gli uni né gli altri, ne sono consapevoli. Un ricchissimo e ancora poco noto imprenditore russo è intenzionato, infatti, a entrare nel mondo del calcio. E vuole farlo da protagonista assoluto. Si chiama Roman Abramovic ed pronto a spendere cifre assurde. È indeciso, però, su quale squadra investire e il ballottaggio è tra la Lazio e il Chelsea. “I blues – svela il giornalista Sky Massimo Marianella – erano i suoi preferiti ma quell’anno rischiavano di non andare in Champions” e “Abramovic voleva una squadra che giocasse la Champions League”. Già, la Champions. Un sogno che per il Chelsea di Ranieri sembra sfumare proprio in quell’ultima partita, ad appena 11 minuti dal calcio di inizio, quando un ispirato Sami Hyypiä segna per i reds e ammutolisce lo Stamford Bridge. La Lazio non è mai stata così vicina a un futuro di grandezza e vittorie.

L’UOMO VENUTO DAL NORD – A cambiare il destino di due squadre e di decine di migliaia di tifosi è un uomo che viene dalla Groenlandia. L’ala sinistra dei blues, naturalizzata danese, Jesper Gronkjaer. È lui che, appena due minuti dopo lo svantaggio, mette su al 13′ un cross perfetto per Marcel Desailly che realizza di testa riportando la situazione in parità. Ed è sempre lui, l’uomo venuto dal nord, che, al 26 minuto, gela i tifosi del Liverpool battendo il portiere Dudek e portando la sua squadra in vantaggio. La partita finirà così, con quel 2 a 1 per il Chelsea che regalerà ai blues il quarto posto, l’accesso alla Champions e, soprattutto, un presidente miliardario. Roman Abramovic acquisterà il club londinese nell’estate di quell’anno, il 2003, per una cifra pari a 60 milioni di sterline, vincendo, con quella squadra, tutto ciò che si può vincere. L’estate seguente, quella del 2004, la Lazio sarà acquistata dall’imprenditore romano Claudio Lotito.

 

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