La prostituta e i finti poliziotti: ecco la nuova truffa hard

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I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Frascati hanno arrestato un uomo e una donna, rispettivamente di 44 e 30 anni, entrambi residenti nel quartiere periferico della Capitale di Tor Bella Monaca, gravati da vari precedenti e dediti all’uso di sostanze stupefacenti, ritenuti responsabili in concorso di rapina a scopo d’estorsione, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato. L’attività d’indagine condotta in tempi brevissimi dai carabinieri è scaturita dopo una rapina messa in atto nella notte, in zona di Ponte di Nona.

LA TRUFFA A LUCI ROSSE – La vittima è un 40enne che si era appartato per un rapporto sessuale con una donna, a bordo della propria utilitaria. L’uomo ignorava di essere caduto in una vera e propria truffa a luci rosse. Nel buio della notte, i due si erano improvvisamente visti sopraffare da tre uomini i quali, armati di pistola, qualificatisi come poliziotti e giunti a bordo di autovettura berlina di colore scuro, dopo aver ordinato alla donna di salire sulla loro asserita “auto di servizio”, avevano sottratto alla vittima il portafogli e l’autovettura, dileguandosi rapidamente con entrambi i veicoli. L’uomo, che nel frattempo era stato rapidamente raggiunto dai carabinieri di Frascati, aveva iniziato a ricevere sul proprio cellulare diverse chiamate provenienti dall’utenza in uso alla donna, con le quali il sedicente poliziotto riferiva di trovarsi in commissariato e diceva alla vittima che avrebbe dovuto versare mille euro per accelerare la pratica relativa al “dissequestro” della sua autovettura.

L’INSEGUIMENTO – Vista la situazione, i carabinieri hanno stabilito di mettersi a presidio della zona concordata per lo scambio tra denaro e autovettura. Lì i militari, dopo alcune ore di appostamento e osservazione, hanno individuato il sedicente poliziotto che, sopraggiunto a bordo dell’auto rapinata, dall’abitacolo tentava di convincere la vittima a salire a bordo per allontanarsi da quella zona. I militari intervenuti hanno bloccato il malvivente che, tentando di investirli, è riuscito ad accelerare e a darsi alla fuga. Dopo un rapido e rocambolesco inseguimento alla ricerca del fuggitivo, l’uomo, che aveva anche speronato l’autovettura dei militari, ha perso il controllo del suo veicolo andando a scontrarsi contro il muro perimetrale di un’area pubblica incolta. Ha quindi tentato la fuga a piedi ma è stato bloccato definitivamente dopo un breve inseguimento.

L’EPILOGO – Già dopo i primissimi accertamenti si era intuito subito che, sia la rapina prima, sia l’estorsione poi, fossero state architettate con la complicità della stessa donna con la quale l’uomo si era appartato. Immediatamente ricercata, è stata anche lei rintracciata e bloccata, poco distante dal luogo individuato per lo scambio. I carabinieri, a seguito della perquisizione all’interno dell’autovettura rapinata, hanno poi rinvenuto una pistola semiautomatica, fedele riproduzione delle armi in dotazione alle forze di polizia, del tipo scacciacani, priva di tappo rosso, con caricatore contenente 15 cartucce a salve, utilizzata per compiere l’evento delittuoso, e il portafogli sottratto alla vittima, immediatamente restituito. Entrambi gli arrestati sono stati portati in carcere, a disposizione dell’autorità giudiziaria con l’accusa dei gravi reati contestatigli. Le indagini dei carabinieri di Frascati sono ancora in corso per individuare gli altri due complici della rapina e risalire a eventuali altri eventi delittuosi commessi con le stesse modalità.

 

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