Civitavecchia: «5Stelle non all’altezza» il bilancio di Marietta Tidei

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Il movimento cinque stelle governa Civitavecchia da due anni e mezzo. Un anno in più della tanto vituperata amministrazione di centrosinistra. Abbiamo visto ben poco se non una maggioranza politicamente divisa, paralizzata dalla paura di commettere errori e che quando è stata costretta a prendere delle decisioni è riuscita a sbagliare tutto quello che si poteva sbagliare.

I cinque stelle osservano Civitavecchia sprofondare nelle sabbie mobili. L’istinto direbbe ad ogni essere umano di intervenire. Loro, invece, svolgono il loro ruolo di spettatori passivi con una certa bravura. Non un’angoscia, non un gesto di allarme. Almeno i musicisti del Titanic suonavano mentre la nave affondava. I cinque stelle restano invece muti ed impassibili come mummie. Dimostrano una bravura non comune, grazie ad un allenamento costante al nulla e all’insensibilità durato due anni e mezzo. Ma andiamo con ordine:

Lavoro e sviluppo. Nelle tante vertenze occupazionali, da Tirreno Power alla Manutencoop, alla Helyos, tanto per citarne qualcuna, non abbiamo sentito un fiato da parte del comune. Abbiamo un assessore al lavoro o è solo un’antica leggenda? Ma soprattutto esiste una politica dell’amministrazione Cozzolino sui temi dell’occupazione? Fino ad ora non ci sono state idee. E, ad oggi, non sappiamo quale sarà il destino dei lavoratori delle partecipate.

Servizi ai cittadini. Veniamo da un’estate disastrosa per il servizio idrico, che gli abitanti di interi quartieri rimasti senz’acqua difficilmente dimenticheranno. Eppure l’acqua è un diritto primario. Tacciamo, per dignità, della situazione delle strade, del verde pubblico e del decoro urbano. Le tasse sono al massimo, ma a balzelli così alti non corrisponde un servizio degno di questo nome. Eppure la pressione fiscale non è mai stata così alta.

Riqualificazione urbana. La precedente amministrazione aveva votato in consiglio un accordo con Italcementi che prevedeva la riqualificazione dell’area. Parliamo di tonnellate di amianto e polveri di cemento che dovrebbero quantomeno preoccupare l’Amministrazione più ambientalista della storia. Ancora  è tutto fermo.L’amianto e’ ancora lì.

Servizi sociali. Quando sento l’assessore ai servizi sociali autoincensarsi perché la gente non si rivolge più a lei, mi vengono i brividi. Vedrò di essere brutale: i cittadini in stato di necessità hanno perso fiducia nel comune e non premono più sull’assessorato non perché hanno vinto alla lotteria, ma perché sono stanchi di scontrarsi contro un muro. Io non ne andrei così fiera. Di fronte alla disperazione della gente l’amministrazione a cinque stelle ha dimostrato solo disprezzo. Quasi che la povertà fosse una colpa o una malattia genetica.

Social housing. Dov’è? Voi lo avete visto? Io no. Eppure viviamo un momento terribile. Interi nuclei familiari sotto sfratto, persone che vivono in macchina, gente che non sa più dove sbattere la testa. E la progettualità della precedente amministrazione, pronta all’uso, in grado di dare risposte in poco tempo, gettata via. Opere pubbliche. Dove sono? L’unica opera (quasi) completata è il parcheggio della stazione, lato mare. Che, detto per inciso, è una creatura della precedente amministrazione. Cozzolino ed i suoi dovevano solo tagliare il nastro. Eppure sono riusciti a complicarsi la vita, incartandosi nel nulla, ritardando la fruizione di un’opera praticamente finita.

Enel e porto. Chi si ricorda del denaro insanguinato di Enel? Eppure quei soldi sono stati presi proprio da chi gridava allo scandalo, portando a compimento la peggiore convenzione di sempre con l’azienda elettrica. I cui dirigenti, probabilmente, stanno ancora brindando con lo champagne per aver trovato un’amministrazione così debole, incapace ed arrendevole. E’ bastata inoltre la promessa di due milioni di euro dall’autorità portuale per inserire nella terna di suggerimenti per la poltrona di Molo Vespucci Pasqualino Monti. Questo nonostante i giudizi negativi che arrivavano dalla Corte dei Conti e dal MEF. Per aver ignorato i giudizi della magistratura contabile, qualsiasi altra amministrazione sarebbe stata messa, proprio da questi purissimi, sulla graticola. Loro hanno fatto finta di nulla, facendo mostra di una faccia di bronzo da manuale, chiudendo occhi, orecchie, bocca e, soprattutto, la coscienza.

Cultura. I cinque stelle sono riusciti anche a far arrabbiare gli abbonati del teatro Traiano. Bisognava mettercisi d’impegno per raggiungere questo risultato. Non si è mai registrato un punto così basso delle politiche culturali, ridotte allo street food e ad una distesa di bancarelle.

Potrei andare avanti, ma credo che la situazione sia decisamente chiara. I cinque stelle nostrani non sono all’altezza di gestire la nostra città. E non hanno più scuse: hanno avuto tempo per studiare. I rettiliani non colonizzeranno più il pianeta terra. Ora sono nudi e possono guardarsi allo specchio, osservando tutta la loro incapacità.

Marietta Tidei

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