Mafia Capitale, Zingaretti: «Ho denunciato Buzzi»

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Il presidente della Regione Nicola Zingaretti si è avvalso della facoltà di non rispondere nel corso dell’udienza per il maxiprocesso Mafia Capitale. Chiamato a testimoniare dalla difesa di Buzzi alla 130esima udienza, Zingaretti, uno dei 116 indagati per cui la Procura ha formulato la richiesta di archiviazione al gip, affida a un comunicato le sue dichiarazioni fuori dall’aula bunker di Rebibbia. «Ho denunciato Salvatore Buzzi per le calunnie sul mio conto – afferma il Governatore del Lazio-  e chiederò io stesso di essere sentito nel processo contro di lui».

La dichiarazione rilasciata ai cronisti scritta poco prima di lasciare l’aula bunker di Rebibbia, così prosegue «durante le sue deposizioni in carcere nell’estate del 2015, il signor Buzzi ha accusato me ed altre decine di persone di aver commesso alcuni reati –  spiega Zingaretti – Io, appena giornali e tv pubblicarono con grande evidenza questi interrogatori, ho subito denunciato il signor Buzzi per calunnia ed ora attendo il processo a suo carico. Conseguentemente per verificare le accuse di Buzzi la procura di Roma ha aperto su di me delle indagini ed ora, sempre la procura di Roma, ha chiesto al gip per me, e per altre decine di persone, l’archiviazione».

Quindi si è determinata una situazione paradossale – prosegue – «in cui sarei stato chiamato a giustificarmi dalle false accuse mosse da Buzzi, quando dovrebbe essere lui a spiegare perché me le ha rivolte. Ovviamente non mi sottrarrò al dovere della trasparenza e dal rendere pubblici tutti i fatti di mia conoscenza. Chiederò io stesso di essere sentito come testimone nel processo per calunnia conseguente alla mia denuncia nei confronti di Salvatore Buzzi».

G.L.

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