Alitalia, ex lavoratori Ams «alla fame»: domani sciopero aereo di 24 ore

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Domani, 5 aprile, tutto il trasporto aereo sarà in sciopero per 24 ore. Una protesta che chiama esplicitamente in causa Alitalia – Etihad a cui i sindacati da tempo chiedono risposte concrete sulle sorti della compagnia di bandiera e dei suoi lavoratori. In primis, gli ex Ams.

IL CASO AMS

Tra le situazioni più urgenti, quella della ex Alitalia Maintenance Systems. La società, eccellenza italiana che revisionava e riparava i motori degli aeromobili di Alitalia e clienti terzi, era fallita nel 2015. La nuova proprietà, la Iag Europe Center srl, ha detto di non essere in grado di rioccupare l’ex personale Ams. Così gli ex dipendenti, da oltre 15 mesi senza l’integrazione al reddito, rischiano, ora di ritrovarsi senza alcun ammortizzatore sociale. Questo 14 aprile scadrà infatti anche la mobilità.

LA DENUNCIA DEI SINDACATI

«Tra interpretazioni dell’ente previdenziale e pareri del Ministero del Lavoro, centinaia di lavoratori sono alla fame» denunciano i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporto Aereo. «Quanto sta accadendo – attaccano – non è più accettabile e mostra in tutta la sua inefficienza, il meccanismo burocratico italiano che ogni giorno ci troviamo ad affrontare». «Salvare allora quella che era l’unica eccellenza motoristica italiana – spiegano –, avrebbe per lo meno evitato ad Alitalia-Etihad di aggravare il loro bilancio già pesantemente negativo». «La scelta scellerata di esternalizzare le attività di Ams prima – ricordano –, confermate anche da illustri esperti del mondo aeronautico internazionale, e quelle delle manutenzioni a lungo raggio a favore della israeliana Bedek poi, senza contare l’altro scempio delle attività delle officine componenti e attrezzature “svendute” ad AirFrance per fare cassa, si è rivelata fallimentare e disastrosa viste le ultime vicende».

SALVAGUARDARE LE ECCELLENZE AERONAUTICHE

«A farne le spese purtroppo – proseguono – sono centinaia di famiglie e persone che hanno contribuito sempre al bene del paese. Pertanto, chiediamo una soluzione rapida affinché vengano deliberati i pagamenti. Al contrario, l’esasperazione potrà sfociare in atti incontrollabili». Armando Valiani, responsabile dell’Ugl Lazio, non nasconde la sua preoccupazione perché «dopo mesi di totale assenza di un confronto serio il management della compagnia continua a parlare soltanto di “tagli al personale” frutto di esuberi, ma di un piano industriale vero e proprio non se ne discute e, tantomeno, si garantisce tutela ai dipendenti». «Governo, Regione e Comune di Roma – chiedono quindi i sindacati – sostengano quanto andiamo dichiarando da sempre sulla necessità di salvaguardare le eccellenze manutentive aeronautiche nel nostro territorio e paese raccogliendo anche il recente invito dell’intero consiglio comunale di Fiumicino. Per ultimo, ma di primissima importanza e necessità, chiediamo al ministero del Lavoro e all’Inps, di risolvere positivamente e in modo definitivo la gravissima situazione dovuta alle mancate delibere per sbloccare i pagamenti di tutti i lavoratori della ex Alitalia Maintenance Systems da 16 mesi senza integrazione al reddito e con la mobilità a giorni esaurita».

 

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