Il liceo Pasteur alla Regione Lazio per il progetto Erasmus Plus K2

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Prima il muro di Orban in Ungheria. Poi il referendum sulla Brexit. Infine l’elezione di Donald Trump. Mentre il mondo sembra orientarsi verso un nuovo nazionalismo isolazionista, le scuole europee proseguono il loro impegno “in direzione ostinata e contraria” in nome dell’integrazione. Studenti e professori, in prima fila, creano relazioni e costruiscono ponti. Muovendosi con disinvoltura nel loro vecchio continente e annullando distanze enormi attraverso la cultura. Proseguono, infatti, gli incontri internazionali nell’ambito del progetto Erasmus. Come quello che vede coinvolti alunni e docenti del liceo scientifico statale Louis Pasteur di Roma e le scuole di altri cinque Paesi europei, Ungheria, Lituania, Spagna, Croazia e Turchia: l’Erasmus Plus K2.

ERASMUS PLUS K2 – L’INCONTRO ALLA REGIONE LAZIO

Un progetto il cui incontro di benvenuto in Italia, dal titolo “Reading in Europe“, si è tenuto martedì 4 aprile a Roma, nella sede della Regione Lazio. La Pisana, da sempre sensibile a queste iniziative, si è infatti offerta di ospitare l’evento. Roberto Tavani, consigliere del presidente Nicola Zingaretti per lo sport e la scuola, e Cristiano Zagari, addetto ai rapporti con Enti Locali, Regioni, Stato e Unione Europea, hanno accolto i rappresentati delle nazioni coinvolte nel progetto.

UNA COMUNE IDENTITÀ

Sotto lo sguardo attento di alunni e professori, Tavani e Zagari hanno sottolineato l’importanza di questi progetti europei come “momento di crescita comune e di cooperazione”. Un’opportunità enorme, hanno spiegato, per “promuovere la cultura e alimentare lo spirito europeo”. “Alla ricerca di una identità comune – hanno concluso –, ma nella salvaguardia della propria identità nazionale”. Una lezione che le scuole europee stanno cercando di dare al mondo. Per abbattere muri di paura, costruire ponti di dialogo e salvare l’Europa dalle sue divisioni.

LE IMMAGINI DELL’INCONTRO

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