Nube tossica per l’incendio a Pomezia: dove si è diretta – ULTIMI AGGIORNAMENTI

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I vigili del fuoco di Roma hanno continuato a lavorare anche sabato 6 maggio per domare il vasto incendio a Pomezia. Erano sul posto, in via Pontina Vecchia, con tre squadre tre autobotti, una chilolirica, due automezzi aeroportuali, due carri e un “luf” da schiuma. Hanno operato all’interno del deposito per smassamento e raffreddamento della “Eco X”, l’azienda di stoccaggio di rifiuti in cui si era sviluppato venerdì l’enorme rogo. Non ci sono al momento né feriti né intossicati da fumo. Le fiamme sono molto basse ma persiste ancora la densa nube sprigionata dalla combustione dei materiali di recupero. La vasta colonna di fumo è risultata visibile a chilometri di distanza. Secondo quanto si è appreso, le operazioni di spegnimento potrebbero concludersi domenica sera o anche lunedì mattina. Solo al termine si procederà con una serie di verifiche per accertare le cause del rogo e, se necessario, verrà ascoltato il titolare della ditta. Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri della compagnia di Pomezia. Intanto l’intera area sud della provincia è in allarme per le possibili conseguenze ambientali provocate dalla densa nube nera, Capitale inclusa.

GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI DI DOMENICA SULLA NUBE: Malori, mascherine, scioperi e colpe delle Amministrazioni

I 21 COMUNI A RISCHIO

Virginia Raggi, in qualità sindaco della Città metropolitana di Roma, ha invitato ieri i cittadini di ventuno Comuni “a tenere chiuse le finestre di abitazioni, scuole, uffici, strutture sanitarie e socio-assistenziali”. Si tratta di “Nettuno, Anzio, Pomezia, Ardea, Velletri, Lavinio, Lanuvio, Genzano, Albano laziale, Ariccia, Nemi, Castel Gandolfo, Marino, Ciampino, Frascati, Grottaferrata, Rocca di Papa, Rocca Priora, Montecompatri, Monte Porzio Catone e Colonna”. “Siamo in contatto con le amministrazioni comunali della zona sud di Roma interessati dalla nube che si è sprigionata questa mattina da una azienda di Pomezia” ha dichiarato. “Manterremo uno stretto contatto anche con l’Arpa – ha concluso – alla quale abbiamo chiesto un monitoraggio della situazione e relativi aggiornamenti con intervalli i due ore”.

NUBE TOSSICA E ALLARME AMIANTO

Si teme dunque una seria emergenza ambientale. Le polveri e i materiali bruciati hanno infatti dato luogo all’enorme colonna di fumo nero e alla nube che certamente contiene diossine, dovute alle plastiche bruciate. Ma potrebbe contenere anche amianto. L’Asl di Roma 6 ha infatti reso noto in un comunicato che è “possibile” la presenza di “coperture in cemento amianto sui capannoni dell’impianto”. È stato quindi richiesto ad Arpa Lazio di poter estendere le attività di campionamento ambientale “al fine di determinare l’eventuale presenza di fibre aerodisperse”. “L’amianto ci potrebbe essere, non possiamo escluderlo” ha ammesso ha detto il comandante dei vigili del fuoco di Roma e provincia, Marco Ghimenti. “Stiamo verificando – ha aggiunto – e presto faremo le campionature”. Ghimenti, nella tarda mattinata di questo sabato, ha fatto un sopralluogo allo stabilimento Eco X insieme ai carabinieri del Noe che hanno fatto i primi rilievi. “Si tratta di un incendio abbastanza complesso – ha spiegato il comandante – perché i rifiuti sono compattati e ci sono colonne alte 5-6 metri che bisogna ‘smassare'”. Il comandante ha poi precisato che sono arrivate alcune telefonate da parte di cittadini romani soprattutto per chiedere informazioni ma ha escluso che ci siano state chiamate per situazioni critiche.

I PROVVEDIMENTI DELLE ISTITUZIONI

Il sindaco di Pomezia Fabio Fucci ha firmato un’ordinanza che dispone ai cittadini residenti nelle zone circostanti l’origine dell’incendio, per un raggio di 2 km, di mantenere chiuse abitazioni, attività commerciali, industriali e di servizi, “al fine di prevenire un possibile passaggio di inquinanti”. La Asl, guidata dal dottor Narciso Mostarda, ha anche “contattato il centro regionale amianto della Asl VT per concordare l’analisi dei campioni ed eventuali ulteriori accertamenti da effettuare”. Il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha telefonato al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, per essere informato sull’evoluzione dell’incendio. Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio, ha parlato del “peggior incendio di rifiuti degli ultimi anni”, mentre la procura di Velletri ha aperto un’indagine. Il reato contestato nel fascicolo, per il momento a carico di ignoti, è “incendio colposo”.

DOVE SI È DIRETTA LA NUBE TOSSICA

Un grafico reso pubblico dagli esperti di 3BMeteo aveva riportato i dati relativi alle correnti al suolo e alle altezze di 1500 e 3000. Attraverso l’applicazione del modello Hysplit si evinceva che le particelle della nube contenente diossina si sarebbero propagate in direzione Est-Sudest al suolo e Sud-Est in quota, quindi principalmente verso Ciociaria, Agropontino e alta Campania. Questa mattina, però, il vento che ieri soffiava verso i Castelli Romani ha cambiato direzione e ora punta sulla direttrice Pomezia-Roma. A dare l’allarme sono stati i vigili urbani al lavoro su luogo dell’incendio. Secondo alcuni residenti a Pomezia, che hanno parenti a Roma, l’odore acre sarebbe stato avvertito nel quartiere di Roma Sud di Decima. Numerose chiamate sono arrivate questa mattina allo 060606 del Comune di Roma. Diverse segnalazioni provenivano dai residenti di Infernetto, Acilia, Madonnetta, Torrino, Mostacciano e dal Laurentino. La nuvola oggi ha cambiato forma e colore: ieri nera, oggi grigia e soprattutto molto più bassa.

CASTEL ROMANO OUTLET: “CENTRO TEMPORANEAMENTE CHIUSO”

Il centro commerciale Castel Romano Designer Outlet ha preso provvedimenti decidendo per la chiusura. Con un comunicato sulla propria pagina Facebook ha fatto sapere che “il Centro è temporaneamente chiuso e riaprirà alle ore 12. Ci scusiamo per il disagio”. “La chiusura – si legge – è stata decisa stamattina in via del tutto precauzionale causa cattivo odore legato all’incendio di ieri a Pomezia. L’area in cui il Centro è ubicato non è stata coinvolta, se non appunto per il cattivo odore, che sta già fortemente diminuendo. Il direttore del Centro è costantemente in contatto da ieri con le autorità locali preposte e i Vigili del fuoco per attuare, nel caso, eventuali misure di sicurezza, che ad ora non sono state richieste dalle autorità stesse”. La chiusura dell’Outlet di Castel Romano è stata decisa, dunque, soprattutto a causa del cattivo odore legato all’incendio, ma molti dipendenti si sono trattenuti nei negozi in attesa della riapertura prevista per le 12. “Abbiamo notizia di una commessa nostra iscritta che si sta recando al pronto soccorso a causa dell’esposizione ai fumi tossici” ha fatto sapere il sindacato Usb. “Si evacui immediatamente per tutti, anche per i lavoratori – ha dichiarato Francesco Iacovone dell’Esecutivo Nazionale Usb Lavoro Privato – le multinazionali del commercio non possono mettere in pericolo la salute delle commesse e dei commessi per continuare a macinare profitti. Le notizie stampa parlano di evacuazione”. “Una nostra iscritta – ha proseguito il sindacalista – è in pronto soccorso e chiediamo con forza che si eviti quanto accaduto nel 2015 con l’incendio nell’aeroporto di Fiumicino. Il Comune di Pomezia e la Asl competente ordinino l’immediato completo sgombro del sito produttivo, in attesa che si faccia chiarezza sulla natura del cattivo odore e sulla salubrità dell’aria”. Castel Romano ha comunque riaperto alle 12. “Il direttore del Centro, verificata con le autorità preposte l’assenza di pericolosità alcuna – ha fatto sapere sempre attraverso Facebook – ha previsto la riapertura per le ore 12. La direzione del Castel Romano Designer Outlet ha voluto constatare con precisione eventuali rischi, al fine di tutelare la sicurezza e la salute dei dipendenti e dei clienti”. Il centro commerciale sarà aperto anche domani, si legge sempre su Fb. Non mancano però utenti della pagina che ritengono l’apertura dell’outlet una grave imprudenza. A loro viene risposto dalla direzione che sono state le autorità preposte a escludere rischi.

ULTIMI AGGIORNAMENTI: NUBE TOSSICA E QUALITÀ DELL’ARIA, I RISULTATI DELL’ARPA

La qualità dell’aria nelle zone potenzialmente coinvolte dal grande incendio di ieri sulla Pontina, specialmente quelle a sud di Roma, sarebbe buona. In nessun rilevamento è stato infatti riscontrato un superamento dei limiti di sicurezza. Sono i primi risultati del monitoraggio comunicati oggi dall’Arpa Lazio. Qui il resoconto dettagliato dei comuni monitorati.

 

nube tossica
Grafico 3BMeteo

LE FOTO DELL’INTERVENTO DEI POMPIERI PER DOMARE L’INCENDIO A POMEZIA

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