Cerveteri: nessun avvicendamento, ma un vero scontro al vertice

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Tentare una goffa edulcorazione mediatica del recente durissimo scontro al vertice di piazza Risorgimento, spacciandolo per un normale avvicendamento, è stato l’ultimo salto carpiato con doppio avvitamento a cui sono stati costretti i corifei del coro che accompagna l’amministrazione. Il sindaco, sia ben chiaro: nel pieno rispetto delle sue prerogative, dei suoi poteri e delle leggi, non ha rinnovato l’incarico al Segretario generale del comune.

Uno scarno comunicato in tal senso avrebbe sbarrato il passo a qualunque possibile polemica, conferendo, per altro, l’autorevolezza che deriva dall’assunzione della piena responsabilità delle proprie azioni. Purtroppo, a dispetto dei tre lustri trascorsi nell’esercizio del potere a Cerveteri a vario titolo, Pascucci ha commesso un errore esiziale, degno del più incauto dei principianti.

Nel tentativo, forse, di concedere alla dottoressa Cogliano una sorta di onore delle armi, il sindaco ha motivato il mancato rinnovo dell’incarico con il fatto che, nel bel mezzo del mandato, proprio sul più bello, la dottoressa sarebbe dovuta andare in pensione. Excusatio non petita accusatio manifesta – una scusa non richiesta è un’accusa manifesta, dicevano i Latini. Ed infatti la dottoressa Cogliano, in presenza di una gigantesca arrampicata sugli specchi da parte del sindaco, che deve esserle suonata come una irricevibile beffa successiva al danno, ha espresso pubblicamente le sue ragioni. Gravi, sotto molti punti di vista.

Immediata, quindi, e dura la replica dell’ex Segretario generale. La dottoressa Cogliano ha chiarito con fermezza che andava via “perché non più il grado di esercitare il suo ruolo di garante delle legittimità”. Quanto all’aspetto ‘previdenziale’ della faccenda, la dottoressa ha alleviato qualunque preoccupazione, comunicando che la pensione arriverà per lei tra quattro anni e mezzo: più o meno il tempo giusto per permettere a Pascucci di meravigliare il popolo, con il suo secondo mandato.

Un terremoto che il nostro resoconto ha catapultato al centro di un Consiglio comunale in corso, durante il quale è esplosa un’aspra polemica politica, che ha occupato gran parte del tempo dei lavori di quell’assise. Tra le tante dichiarazioni e prese di posizione sui fatti, dentro e fuori dall’aula del Granarone, il consigliere del PD Juri Marini è stato quello che più degli altri ne ha dato un’interpretazione super partes.

Ecco cosa scrive Juri Marini sulla sua pagina FB sul recente Terremoto di piazza Risorgimento: “Come un fulmine a ciel sereno. Non c’era stato il benché minimo preannuncio che il Sindaco Pascucci avrebbe fatto fuori il segretario generale, la Dott.ssa Luisa Cogliano. E’ nelle sue prerogative, quindi nulla da dire sulla decisione. Quel che invece lascia molto perplessi sono le dichiarazioni dei due interessati: la motivazione del Sindaco appare goffa e viene subito smentita dallo stesso segretario generale, che aggiunge come ormai sia diventato difficile garantire la legittimità nel Comune di Cerveteri. Una dichiarazione pesantissima sulla quale va fatta immediatamente chiarezza. A questo punto – conclude la dichiarazione del consigliere Dem, Juri Marini – l’amministrazione comunale dovrebbe spiegare le ragioni di questi atteggiamenti: se gli intenti siano quelli di favorire qualcuno in particolare, oppure se sia la norma nella loro gestione del Comune, che a quanto pare rischierebbe pure di sfociare in questioni di legittimità”.

Sono passati alcuni giorni da quei fatti e da questa dichiarazione. Tranne qualche trafelata, e forse anche dannosa, agiografia delle azioni ed intenzioni del sindaco, non registriamo alcun accenno istituzionale sull’intera vicenda, che ha fatto emergere un quadro preoccupante all’interno del Comune.

Alberto Sava

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