Roma, promettevano assunzioni in cambio di denaro: 3 persone nei guai

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Avvicinavano le loro vittime sugli spalti della piscina mentre guardavano i nipoti  fare nuoto, ascoltavano le loro preoccupazioni sui figli in cerca di un’occupazione, quindi li raggiravano millantando amicizie tali da procurare  un posto  di lavoro all’Eni, all’ Acea o al Senato. In cambio chiedevano soldi.

Quando, però, dopo qualche tempo e svariati versamenti di denaro, l’assunzione non si concretizzava e le vittime protestavano affermando di rivolgersi alla Polizia, i truffatori passavano alle minacce di bruciargli la casa.

Nell’arco di pochi mesi, ben cinque persone si sono rivolte agli agenti del Commissariato  “Tor Carbone”, diretto da Antonino RUSSO, per denunciare una  coppia  di  incensurati cinquantenni; questi, marito  e  moglie, fingendo un ruolo da mediatori,  con  una  “commissione” di circa  diecimila euro, mettevano in contatto le loro vittime con uomo sessantenne, pregiudicato per reati analoghi,  che si spacciava di volta in volta per manager dell’Eni, dell’Acea o Dirigente del Senato, in grado di fare assunzioni a tempo indeterminato, per un corrispettivo di circa venticinquemila euro.

Le indagini, coordinate dalla Dr.ssa Rosalba AFFINITO della Procura di Roma, hanno consentito di porre agli arresti domiciliari i tre truffatori e sequestrare i loro conti bancari. Tutti dovranno rispondere di truffa aggravata, millantato credito e minacce.

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