È giallo. La Procura di Milano indaga per omicidio volontario per la morte di Imane Fadil, la modella marocchina teste chiave nel processo Ruby. Da quanto è stato riferito in Procura, dalle cartelle cliniche è emersa una “sintomatologia da avvelenamento”. Fadil, 34 anni, testimone chiave dell’accusa nei processi sul caso Ruby, è deceduta lo scorso primo marzo all’Humanitas dove era ricoverata da fine gennaio scorso. Lo ha riferito il procuratore di Milano Francesco Greco, spiegando anche che la giovane aveva detto ai suoi familiari e avvocati che temeva di essere stata avvelenata. Sul corpo è stata disposta l’autopsia.
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