Tutela dei minori e conflittualità genitoriale, la proposta di Michela Di Biase alla Pisana

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La consigliera Michela Di Biase ha presentato in Consiglio regionale la proposta di legge n. 77 del 19 novembre 2018 “Disciplina degli interventi per la prevenzione e il contrasto del fenomeno della conflittualità genitoriale a favore del benessere psicofisico e della tutela dei minori”

La legge risponde alla volontà di tutelare i minori che si trovano a vivere situazioni di conflittualità genitoriale e colma un vuoto legislativo in tale ambito. Il Lazio, infatti, è la prima Regione in Italia a presentare una proposta su questo tema.

Secondo l’Istat, negli ultimi anni si è registrato un notevole incremento del numero delle separazioni, dei divorzi e delle controversie sulla responsabilità genitoriale per i minori. Il dato più rilevante è la portata sempre maggiore della difficoltà e della complessità di queste controversie che coinvolge i minori.

“In questa situazione di conflitto la coppia tende a focalizzare tutta l’attenzione su di sé, perdendo di vista un ruolo fondamentale: quello del genitore. I figli delle coppie in crisi spesso diventano un ulteriore motivo di scontro e spesso vengono usati come clave nelle contese tra i genitori”. Dichiara la consigliera Di Biase.

La legge parla a questi minori e ai loro genitori e offre gli strumenti per affrontare al meglio la separazione, per prevenire soluzioni estreme e preservare, per quanto possibile, i figli da disagi futuri.

Quello che colpisce maggiormente i bambini, spesso, non è la separazione in quanto tale, ma le modalità con le quali si sceglie di declinare un percorso già faticoso e intrinsecamente doloroso. Tensioni familiari e litigi, infatti, possono a volte provocare nel minore disturbi psicofisici, relazionali e comportamentali. Si resta genitori anche da separati ed è nel solco di questa consapevolezza che si inserisce la legge e la volontà politica di trovare misure a loro sostegno.

Le azioni: iniziative volte a prevenire situazioni di disagio familiare, culturale e sociale, nell’ambito territoriale dei Distretti socio-sanitari della Regione Lazio; corsi, programmi di assistenza, sportelli di ascolto e gruppi di supporto per i genitori; corsi di formazione, percorsi di affiancamento e supervisione con competenti figure professionali, rivolti al personale medico pediatrico del SSN, sulle tematiche del conflitto genitoriale e sulle conseguenze psicopatologiche; corsi di formazione rivolti al personale docente, in particolare delle scuole per l’infanzia ed elementari; progetti di alfabetizzazione emotiva nelle scuole, rivolti a minori e genitori; giornate informative e campagne di sensibilizzazione.

I beneficiari: comuni singoli o associati, municipi, altri enti locali, Aziende Sanitarie Locali e istituzioni scolastiche.

Le risorse: 100.000,00 euro per l’anno 2018 e 400.000,00 euro per ciascuna delle annualità 2019 e 2020.

Verrà inoltre istituita presso il Consiglio regionale la “Consulta regionale sulla conflittualità genitoriale” con il compito di creare una sinergia tra tutti gli attori che sul territorio possono contribuire a prevenire, gestire e risolvere il fenomeno della conflittualità genitoriale e di individuare percorsi di sostegno, assistenza, informazione, istruzione e di educazione alla prevenzione delle situazioni di disagio familiare, delle realtà di coppia conflittuali e di tutela del sano sviluppo psico-fisico dei minori.

Sullo stesso tema, dopo circa 8 mesi il cons Enrico Cavallari (gruppo misto) presenta in Consiglio regionale la proposta di legge, che ricalca in buona parte quella della Consigliera Di Biase, n. 144 del 16 aprile 2019 concernente: “Interventi volti a rimuovere la conflittualità genitoriale”. Considerata la similitudine dei temi trattati, la commissione sanità oggi ha ritenuto, dopo che entrambi i consiglieri hanno illustrato la rispettiva proposta di legge, di nominare una sottocommissione composta dai seguenti membri: Loreto Marcelli in veste di Presidente, Michela Di Biase e Enrico Cavallari (proponenti) e Marta Bonafoni. La sottocommissione dovrà procedere alla stesura di un testo unificato da portare poi in Commissione sanità per l’approvazione.

Nell’ambito della seduta odierna in commissione è stata illustrata anche la proposta di legge del cons. Eugenio Patanè, n. 18 del 20 aprile 2018 concernente: “Disposizioni in materia di tutela della salute sessuale e della fertilità maschile”. Essendo questo un tema di grande importanza soprattutto durante la crescita dei ragazzi in quanto a differenza di quanto avviene per le ragazze, non vengono seguiti nel corso del loro sviluppo sessuale per la mancanza di strutture dedicate di andrologia urologica. Per tali motivi ho deciso di sottoscrivere la proposta di legge del cons Patanè e annunciato in commissione l’intenzione di presentare emendamenti per introdurre all’interno delle scuole dei corsi di alfabetizzazione su questa problematica. E’ fondamentale che i ragazzi siano informati correttamente e abbiano contezza delle cause e degli effetti delle malattie andrologiche e urologiche.

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