Roma, controlli della polizia a San Lorenzo: provvedimenti di chiusura e sospensione per 37 attività

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Dall’ inizio di quest’anno gli agenti della Polizia di Stato della Squadra  Amministrativa  del  Commissariato San Lorenzo, diretto da Luigi Mangino, hanno  effettuato  una  serie di  controlli  a tappeto  nei  confronti  delle  strutture ricettive del quartiere.
In particolare sono stati passati al setaccio gli affittacamere, i B&B, le case vacanze e, soprattutto, le cosiddette locazioni turistiche, appartamenti privati affittati a turisti stranieri,  a  volte,  senza  nessuna formalità.
All’esito dei controlli molte di queste strutture sono risultate essere completamente abusive, ovvero sprovviste  sia  dell’autorizzazione  amministrativa  rilasciata  dal Comune che dell’abilitazione al portale “Alloggiati Web” rilasciata dalla Questura (quest’ultima necessaria per la segnalazione delle persone  alloggiate).
Su 105 attività verificate, 48 sono state contravvenzionate per un totale di oltre 91 mila euro. Ben 42 gestori sono stati segnalati alla Procura della Repubblica per non aver comunicato le generalità degli ospiti all’Autorità di Pubblica Sicurezza, con gravi ripercussioni, in un periodo di massima allerta contro il terrorismo, per la sicurezza dello Stato e l’incolumità dei cittadini.
Proprio per tali motivi, poi, nei confronti di 37 di queste attività sono stati adottati altrettanti provvedimenti di sospensione della licenza o, in alcuni casi, di cessazione dell’attività stessa, disposti dal Questore di Roma ai sensi dell’art. 100  del T.U.L.P.S..
Il lavoro si è sviluppato con una capillare attività di  analisi  che  ha  permesso  di incrociare i dati presenti nelle  banche dati in uso alle Forze di Polizia  e quelli  forniti  dal Comune di Roma, con le strutture ricettive pubblicizzate su noti portali di offerta turistica (AIRBNB,  Booking  e  simili)  ove  spesso,  così  come  di  fatto  accertato,  si  annidano proprio le offerte “illegali”. Moltissimi dati utili sono stati, inoltre, ottenuti anche attraverso una capillare azione  di  osservazione,  di controllo  e frequenti sopralluoghi  per  le vie del  quartiere  di San Lorenzo.
Uno dei casi più eclatanti ha riguardato una struttura ricettiva abusiva di via dei Sabelli. Dalle verifiche effettuate è emerso che, nonostante questa fosse pubblicizzata come un appartamento vero e proprio dotato di tutti i confort, era stata in realtà ricavata all’interno di un box auto posto al piano seminterrato di un condominio. Ai malcapitati turisti, quasi tutti stranieri, una volta arrivati in Italia e scoperto l’imbroglio,  non  restava  che accettare tale sistemazione di fortuna.
Un altro gestore, invece, è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria per il reato di peculato. Lo stesso, al fine trattenere illegalmente parte di quanto riscosso per conto del Comune di Roma a titolo di tassa di soggiorno,  emetteva  ricevute fiscali con dati non veritieri  – ovvero indicando sempre una o due persone in meno rispetto a quelle che avevano effettivamente soggiornato e con l’intento poi di coprire tale illecita contabilità parallela, ometteva di effettuare molte segnalazioni all’Autorità di Pubblica Sicurezza.
L’operazione messa in atto, i cui controlli proseguiranno nel corso dei prossimi mesi, ha puntato a tutelare soprattutto la sicurezza dei cittadini: infatti chi affitta il proprio appartamento “in nero” ed in spregio a qualsiasi regola non solo evade le tasse, arrecando un danno economico allo Stato, ma allo stesso tempo non permette agli organi di Polizia di svolgere un’incisiva azione di prevenzione e repressione delle condotte illecite.
Inoltre  gli  abusivi  arrecano  un  danno  anche  alle  stesse  strutture  regolari  svolgendo una vera e propria pratica di concorrenza sleale: non è quindi un caso che diverse sollecitazioni  e  segnalazioni  agli   organi   di   Polizia   siano   arrivate   proprio   da Feder Alberghi  – Associazione di categoria che rappresenta gli interessi delle imprese alberghiere  operanti  in  Italia.

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