Locarno 72: Yokogao una storia di vendetta

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Ichiko lavora come infermiera per una famiglia di cui ormai fa quasi parte. E’ appassionata al suo lavoro ma ha un aspetto debole e remissivo, un giglio che appassisce, quasi a confondersi con lo stesso mestiere che fa. La sera, di nascosto, aiuta le figlie della famiglia a fare I compiti dimostrando una capacità di rapporto con le due ragazze molto forte. Infatti le due la amano piu’ della famiglia che, almeno per una delle due risulta assente. Attenzione che tutte le ossevazioni che noi facciamo sono da leggere sotto il riflesso della cultura giapponese, che non permette grande dimostrazioni di passioni e che non ha il concetto di anima. Perchè questa premessa? Perchè nel seguito una parte importante l’avranno le lentezze e il rapporto con gli animali che, dice il regista, sono uguali a noi ma senza intelletto, che è quello che a noi fa male perchè ci fa sentire il dolore, la tristezza ed il male.

Ma per tornare alla storia , quando la sorella minore scompare, i media rivelano che il rapitore è suo nipote… Ichiko non ha rivelato questa parte alla famiglia ma ha stretto il rapporto con la figlia maggiore, che potrebbe scagionarla , ed a cui, allo zoo di fronte ad un rinoceronte, rivela un particolare che la ragazza usa per accusarla.

Il titolo Yokogao(profilo laterale) fa pensare al prezzo del non detto e a ciò che implica rivelare quel che dovrebbe restare segreto . Ma anche al fatto che se noi guardiamo una persona da un profilo laterale non riusciamo a capire chi è veramente e Ichiko non è quello che appare.

Significativa è la scena bellissima del sogno in cui immagina di essere un cane, agisce come un cane, si muove come un cane. Dice il regista che per fare questa scena si sono avvalsi di una specialista che insegna alle persone a comportarsi come gli animali. E’ qui’ che esce il suo lato animalesco e questo succede quando, avendo ormai perso il suo ruolo nella società, esce allo scoperto la sua seconda personalità. La genialità del film stà nell’intrecciare le due personalità e farle vivere in contemporanea . Gli altri personaggi servono ad aprire alla storia altre situazione, altre vie, che permettono sempre piu’ di dare risalto alla protagonista. Un ritratto di una persona che piu’ la conosciamo meno diventa possibile comprendere o spiegare. Ma noi riuscimo a capire veramente una persona guardando solo quello che lei/lui ci permette di vedere?

La parte finale riconcilia le due anime ma lascia la porta aperta alla durata di questa riconciliazione.
MarikoTSUTSUI è un’attrice giapponese con una lunghissima filmografia ed è capace di rendere il personaggio in maniera splendida. Il regista mostra la mano ferma e la capacità di raccontare una storia intrecciata senza far perdere il filo allo spettatore.

 

Anna Maria Felici

 

 

Regista

Koji FUKADA

Attori

MarikoTSUTSUI , Mikako ICHIKAWA , Sosuke IKEMATSU , Mitsuru FUKIKOSHI , Hisako OKATA

 

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