Rai, non è ancora autunno e già cadono le foglie

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Un’estate scoppiettante quella che si avvia alla conclusione. La crisi di Governo ha preso il posto degli scandali estivi ed ha tenuto banco appassionando i telespettatori/tifosi come nell’ultima puntata di una serie TV. E a proposito di televisione come non restare affascinati dalla soppressione in corsa della striscia di economia che avrebbe dovuto condurre Monica Setta all’interno di Unomattina: la prima foglia a cadere in questa estate dai repentini cambi di “meteorologia politica”, un capolavoro di “logica Rai” che passa dall’ossequio all’oblio in un battito d’ali. Sono giorni particolari questi, giorni in cui il “cambio di stagione” è diventato strategico. Quale casacca scegliere dall’armadio del potere? Nei corridoi è tutto un sussurro di ipotesi su chi, in quota Lega, andrà via per primo. Danno tutti per certo che il presenzialista Presidente Foa sia in imminente partenza. Ci si chiede se anche le foglie di cotanto ramo cadranno insieme a lui a partire dal suo consulente per la comunicazione, nonché capo autore di Uno Mattina Marco Ventura, del conduttore Roberto Poletti, pescato dal cilindro dei “vicini” al pensiero del Capitano e la cui contrattualizzazione aveva fatto discutere essendo quella che in gergo si definisce una prima utilizzazione, fino ad arrivare al milanesissimo Milo Infante, il cui basso profilo potrebbe dargli qualche chance di sopravvivenza. Ma è sulla direttora di Raiuno Teresa de Santis che ci si concentra maggiormente ed è del suo destino che si parla in queste ore. Passerà alla storia il suo discorso alla conferenza stampa di presentazione delle edizioni estive dei programmi di Raiuno: una vera e propria storia della lottizzazione in Rai con finale ammissione di fedeltà editoriale al Governo. Ed è proprio sulla base di quel discorso che la sua poltrona sarebbe più che in bilico e a questo va aggiunto che il suo passaggio ha prodotto cambiamenti del tutto marginali. Nessuna novità, insomma, escludendo la strana coppia costituita da Lisa Marzoli e Beppe Convertini alla conduzione de la Vita in diretta, per la quale ci auguriamo non voglia essere ricordata.

Nemmeno Miss Italia, tornata in Rai, si dice, proprio grazie ad un occhio benevolo della Lega ha portato a casa un risultato che non sia poco più che sufficiente: un 19,6% ottenuto, verosimilmente, grazie alla durata infinitamente lunga della serata, conclusasi all’1 e 38 del mattino. E a proposito di Miss Italia non possiamo non notare un Casimiro Lieto alla direzione artistica, un nome strettamente legato al direttore di Rai1 che non gli risparmia contratti e consulenze in svariati programmi Rai, scatenando, come nel caso di Buongiorno Benessere, un vespaio di polemiche per la gestione piuttosto disinvolta, almeno nelle intenzioni, del personale Rai. Anche il Lieto Casimiro risulta essere una delle vittime di questa improvvisa “gelata” che sta per abbattersi sulla Rai ai nastri di partenza della stagione invernale: dopo l’edizione estiva che lo ha visto primeggiare con ascolti risibili in assenza di competitor, l’autore del quale sembrava non si potesse fare a meno non verrà riconfermato per l’edizione invernale e sul perché si sprecano le ricostruzioni e gli aneddoti su di un primo approccio con i conduttori, Alberto Matano e Lorella Cuccarini, risultato ai due immediatamente indigesto. Cosa accadrà nei prossimi giorni lo sapremo presto. Nel frattempo staremo a guardare le foglie che cadono.

Bob

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