Lega serie A, caso Miccichè: la procura vuole vederci chiaro

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Alla fine la procura federale vuole v vederci chiaro sull’elezione di Miccichè alla presidenza della Lega Calcio. Il caso era esploso a seguito della pubblicazione del verbale di elezione da parte di Business Insider (LEGGI QUI)

Secondo la procura federale, l’assemblea della Serie A che il 19 marzo 2018 ha portato Gaetano Micciché alla guida della Confindustria del pallone merita di essere riesaminata e per questo – a quanto appreso da Business Insider Italia – è stata aperta un’inchiesta: verrà domandato alla Lega l’accesso agli atti e saranno sentiti i tesserati per capire davvero cosa sia successo quel giorno. Poi il procuratore Giuseppe Pecoraro deciderà se procedere ai deferimenti. Secondo l’articolo 14 dello statuto della Serie A, Micciché avrebbe avuto 15 giorni di tempo per lasciare Rcs, ma banchiere non ha mai manifestato l’interesse a lasciare il cda di via Solferino per via Rosellini. Anche per questo, le procura federale vuole fare chiarezza. Per risolvere l’impasse si lavora a una soluzione dell’ultimo minuto con l’ennesima modifica statutaria: si cambiano le maggioranze qualificate (articolo 9.6.c e 9.6.d), ma soprattutto si aggiunge una frase che sembra scritta ad hoc per Micciché: “Con riferimento alla sola figura del presidente, l’assemblea, con voto unanime, può eleggere un presidente che, in virtù di incarichi di rappresentanza e/o amministrazione ricoperti in un’istituzione privata di rilevanza nazionale abbia rapporti con le società associate, e/o con gli azionisti di riferimento e le controllate delle società associate, e/o con il gruppo di appartenenza delle società associate, e/o con altra lega professionistica”. Tradotto: con il voto unanime, il conflitto d’interesse e la causa di ineleggibilità di Micciché vengono a cadere

La Lega Serie A aveva già risposto al verbale di Business Insider con una nota che riportiamo qui di seguito. 

Business Insider ha pubblicato una replica arrivata dalla Lega Serie A: “Egr. Direttore Pons, ci dispiace dover ribadire nuovamente l’ovvio, ma vorremmo non rimanessero malintesi nella ricostruzione dell’elezione del Presidente della Lega Serie A. Il verbale da voi pubblicato ancora una volta ribadisce l’esattezza della nostra versione, come chiunque a questo punto può verificare leggendolo: la votazione è avvenuta a scrutinio segreto, tutte e 20 le Società hanno votato e inserito la propria scheda nell’urna e tutte e 20, spontaneamente una ad una, hanno chiesto la parola per esprime in modo palese il loro voto favorevole all’elezione di Gaetano Miccichè come Presidente di Lega Serie A. La regolarità del procedimento, svoltosi nel modo sopra descritto per volontà unanime dei soci senza alcuna opposizione, non è quindi in discussione. Si evidenzia altresì che il dott. Miccichè non partecipò, in quanto candidato, alla riunione, e che i termini per una possibile impugnazione, come già ribadito nella nostra risposta di ieri, sono prescritti da svariati mesi. A suggello di quanto detto vorremmo ricordare che all’elezione presenziava, come da verbale, il dr. Gerardo Mastrandrea, Giudice Sportivo e Consigliere di Stato ed ex Presidente della Corte di Giustizia Federale, che nulla obiettò su eventuali difetti di forma della procedura elettiva”.

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