Il film coprodotto da Libano, Usa, Norvegia e Qatar ci riporta al giugno del 1982, quando Israele invase il Libano, che si stava appena riprendendo dalla sua guerra civile in corso. Quella guerra si concluse con il massacro di Sabra e Chatila ed è molto significativa oggi che si sta ripetendo lo stesso massacro ad opera dei Turchi.
Nel suo primo lungometraggio, il regista Oualid Mouaness ci fa rivivere quel periodo attraverso due piani paralleli, adulti e bambini in una scuola privata alla periferia di Beirut. I tre adulti, il preside che ha la responsabilità degli alunni, gli insegnanti, Yesmine (Nadine Labaki già vista in Lebanon), che ha un fratello che è andato a combattere per la resistenza ed i genitori in ospedale con la madre che continua a chiamarla, e Joseph (Rodrigue Sleiman) che la ama e che vede la loro relazione deteriorarsi per l’aperto contrasto politico con il fratello, guardano il cielo in attesa delle bombe.
E’ un momento in cui vorrebbero correre via ma hanno la responsabilità dei bambini che stanno facendo le prove di esame di fine anno e che devono essere protetti. I tre bambini l’11enne Wissam (Mohamad Dalli), il suo amico del cuore cui confida il suo amore, e Joanna, l’oggetto di questo amore, vivono la loro vita come se nulla potesse attaccarli fidandosi degli insegnanti che li tranquillizzano. Wissam è un sognatore che disegna fumetti che rappresentano da una parte il suo amore per Joanna e dall’altro la fonte degli strani rumori che sente. Wissam vorrebbe palesarsi prima delle vacanze estive ma deve combattere con la sua timidezza e con le regole e buone maniere che non possono esser scordate e in un mondo dove la comunicazione tra i sessi è inopportuna, come ricorda l’amica di Joanna.
Intanto la radio fa da sottofondo con i suoi messaggi di guerra e la segretaria ed il preside cercano di capire cosa fare con i bambini. I genitori telefonano dando istruzioni per il proprio figlio e le linee intasate finiscono per essere interrotte.
Intanto Wissam mette in pericolo l’esito delle sue prove consegnando in anticipo per seguire la sua amata e guarda con occhi sognanti il fratello che è nella stessa scuola ed ha una ragazza, proprio come vorrebbe succedesse a lui. Quando i bambini finalmente sono consegnati ai genitori ed agli autobus che dovrebbero riportarli a casa la matassa si scioglie e Wissam corona il suo sogno guardando il cielo dal finestrino dell’autobus insieme a Joanna, felice di aver salvato la sua amata ed incurante dei segnali che arrivano dal cielo.
Il film si conclude con una sequenza animata bellissima che fa vivere i disegni del bambino. Oualid Mouaness ha vinto, per la regia, 2 premi ed una nomination al El Gouna International Film Festival 2019 (Egiziano) ed un premio al Toronto International Film Festival 2019. Indubbiamente i due piani, adulti e bambini, sono tenuti con una grande maestria e gli attori sono tutti bravissimi. Le immagini degli autobus e della folla di persone in macchina che scappano dalla guerra fanno da contraltare alla tranquillità fittizia della scuola, segnando un confine netto tra l’oggi ed il domani, che nessuno sa come sarà. E’ la conseguenza di una guerra insensata che distrugge la vita di persone inermi sia con la sua violenza sia con le reazioni che provoca nelle persone, vedi l’amore tra Yesmine e Joseph che rischia di essere travolto dai contrasti politici ed il sogno di Wissam di passare l’estate con il suo amore che probabilmente resterà solo un sogno.
Anna Maria Felici
Regista – Oualid Mouaness
Protagonisti – Nadine Labaki, Mohamad Dalli, Ghassan Maalouf