Alvin, il bambino dell’Isis è rientrato a Fiumicino

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“Eccomi, ti avevo promesso che ti avrei riportato a casa”. Lo ha detto Afrimm Berisha al figlio Alvin, a conclusione della drammatica vicenda che ha coinvolto il bambino oggi 11enne e 5 anni fa portato via dall’Italia dalla madre radicalizzatasi via web all’Isis e costretto a stare con leone territorio siriano del Califfato. Parole del padre che sono state riferite in conferenza stampa a Fiumicino, raccontando dell’incontro che padre e figlio hanno avuto quando si sono finalmente riabbracciati. Dopo cinque lunghissimi anni.

“Solo nel campo di Al-Hol, ci sono 28mila bambini e tre orfanotrofi. I governi hanno la responsabilita’ morale, etica e valoriale di prendersene cura. Io ringrazio quelli italiano e albanese, senza di loro non sarebbe stato possibile salvare Alvin”. Il piccolo Alvin Berisha e’ appena arrivato all’aeroporto di Fiumicino con un aereo da Beirut quando Francesco Rocca, presidente della Federazione internazionale delle societa’ di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (Ficr), commenta l’operazione che ha permesso il rientro del bambino in Italia dal nord della Siria.
Alvin, di origini albanesi, viveva a Barzago, in provincia di Lecco, quando nel 2014 la mamma aveva deciso di portarlo con se’ in Siria e di unirsi ai combattenti del gruppo Stato Islamico.
Vederlo abbracciare le sorelle e il padre, racconta alla Dire Rocca, a margine di una conferenza stampa a Fiumicino, “mi ha ripagato di tutte le fatiche”. Il lavoro nella Siria devastata dalla guerra civile non finisce pero’ qui.
Khaled Hboubati, presidente della Mezzaluna Rossa locale che ha gestito le operazioni a Al-Hol, si dice “pronto ad aiutare le organizzazioni internazionali a portare in salvo tutti i bambini” che si trovano in Siria.
Rocca ha sottolineato che e’ stato “decisivo l’aiuto dei volontari curdi della Mezzaluna Rossa siriana, che hanno dialogato con le autorita’, sempre curde, che gestiscono il campo”.
La zona di Al-Hol e’ secondo Rocca “molto complessa”, anche per via dell’intervento turco del mese scorso “che ha causato oltre 150mila sfollati”.(SEGUE) (Est/ Dire

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